Indice delle Lezioni

Lezione 4 - Significato implicito

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Bibliografia

Larson, Mildred L., A Guide to Cross-Language Equivalence. Second Edition. Lanham - New York -Oxford : University Press of America; 1998. pp. 41-50.

 

4.1 Generi di significato
4.2 Informazione implicita ed esplicita
4.3 Significato referenziale implicito
4.4 Informazione implicita e significato contestuale
4.5 Significato implicito situazionale

Esercizi

 

 

  Dalle lezioni precedenti, appare come tradurre significa comunicare le informazioni o il senso del testo di origine. Ma. per farlo in modo adeguato, bisogna tenere presente che il senso è comunicato sia in modo esplicito che in modo implicito. In questa lezione diamo un primo sguardo all'importanza del significato implicito

   

 Significato implicito

4.1
4.1 Generi di significato

In genere si pensa al significato come a qualcosa o a un fatto cui una parola o una frase fa riferimento. Questo significato viene chiamato significato referenziale.

I significati referenziali sono combinati in strutture semantiche via via più larghe (paragrafi, sequenze ecc.). Tali raggruppamenti di significati trovano una loro organizzazione che nel suo insieme strutturato produce anch'essa un significato particolare, che viene chiamato significato contestuale o organizzativo. Ad esempio, la prima volta che si nomina una cosa o una persona, sovente la si indica con un articolo indeterminato. Ma quando appare per la seconda volta, si comprende che si tratta della medesima cosa o persona già nominata, anche se non viene detto esplicitamente, ed allora si userà un articolo determinativo oppure un pronome. Questo effetto di senso è appunto un significato contestuale. Il lettore si accorge così di che cosa si sta parlando, riconosce il punto principale del discorso, le informazioni accessorie o secondarie. È il significato contestuale che rende un testo coerente.

Ogni lingua ha i suoi modi per segnalare il significato referenziale. Ad es. l'articolo determinativo o il pronome prima nominati sono degli strumenti che indicano che si tratta della medesima cosa o persona e non di una cosa o persona diversa.

Oltre al significato referenziale e contestuale, c'è anche un significato situazionale, in quanto ogni comunicazione avviene in circostanze particolari che hanno tutte la loro influenza sulla produzione del significato. Ad es., ci si può rivolgere a una persona in diversi modi e ogni modo implicherà una informazione diversa. Una cosa è dire "Si sieda, sig. Rossi", altra è dire "Siediti, Giovanni". Diverse forme lessicali saranno usate per indicare diversi significati situazionali.

In una traduzione, sovente sarà necessario esplicitare il significato situazionale implicato dalla forma della lingua di origine. Il modo implicito o esplicito con cui un significato è contenuto in un testo si applica a tutti i e tre i significati, referenziale, contestuale, situazionale.

 

4.2
4.2 Informazione implicita e esplicita

In una situazione di comunicazione, i due interlocutori tengono conto di quali cose sono già comuni, e queste eviteranno di dirle esplicitamente, altrimenti l'interlocutore potrebbe pensare che voi lo state prendendo o per un ignorante o per uno stupido oppure che voi siete insopportabilmente pedanti. Così avviene in un testo. Alcune informazioni traspaiono ad esempio attraverso la forma della lingua e quindi non saranno esplicitate; altre informazioni non saranno più esplicitate perché già dette precedentemente; e altre ancora non saranno incluse perché si suppongono far parte delle informazioni condivise nella situazione di comunicazione.

Tuttavia, il significato implicito fa parte del significato che bisogna comunicare attraverso una traduzione, poiché è parte del senso che l'autore originario pensava di comunicare al suo primo interlocutore.

 
 

4.3  
4.3 Significato referenziale implicito

Nel dialogo "Quante persone sono arrivate? Dieci - rispose", la risposta lascia implicito che il numero dieci si siferisce a delle "persone arrivate". Ora le diverse lingue possono variare per quanto riguarda le forme considerate obbligatorie per produrre senso implicito o esplicito nelle diverse circostanze. Esse esigeranno di specificare o no l'articolo, oppure il numero singolare o plurale, il genere maschile o femminile, oppure chi è l'agente dell'azione, a che tipo di persona ci si rivole ecc.

   
4.4  
4.4 Informazione implicita e significato contestuale

Ogni lingua ha le sue strategie per indicare la coesione del significato contestuale, ad es. per indicare se si tratta di una cosa o persona o evento o attributo già nominati nel testo. Nel racconto della creazione in Gen 1, l'ebraico nomina Dio 31 volte; in lingua Aguaruna lo si nominerà soltanto una volta, all'inizio, quando è introdotto come personaggio nuovo, perché altrimenti un lettore Aguaruna sarebbe portato a pensare che si tratta ogni volta di un Dio diverso.

Alcune lingue usano la forma passiva per indicare la focalizzazione sul soggetto che subisce l'azione, lasciando implicita perché non pertinente la persona che compie l'azione. Questa pertinenza o questa importanza primaria fa parte del significato contestuale, ma altre lingue potrebbero esigere una diversa costruzione. Ad es. la frase "la scuola fu fondata nel 1900", esigerebbe di essere detta in lingua Aguaruna nella forma attiva con soggetto esplicito: "La comunità fondò la scuola nel 1900".

Nella traduzione si farà attenzione al differente uso nelle lingue di quei deittici che suggeriscono il senso contestuale implicito, come pronomi, proverbi, e altre parole sostitutive.

   
4.5  
4.5 Significato situazionale implicito

Alcune informazioni sono incluse in modo implicito e esplicito a seconda della persona con cui si parla. Una mamma dirà al marito che "Pietro è malato", ma parlando con il medico dirà "il mio figlio Pietro è malato".

Ciò significa che in tante circostanze di comunicazione scritta un minimo di situazione deve essere condivisa per poter comprendere ciò di cui si parla nel testo.

Nella traduzione il problema è decidere quando è necessario fornire in modo esplicito delle informazioni che nel testo di origine sono presenti solo in modo implicito. In questa decisione, si dovrà distinguere tra informazione implicita e informazione semplicemente assente e mai intesa come parte della comunciazione. Ad esempio, nella frase precedente "Mio figlio Pietro è malato", il fatto che Pietro abbia capelli neri o biondi è un'informazione assente, non implicita. Dire invece che "Gesù si recò al fiume Giordano" invece che semplicemente "al Giordano" è l'esplicitazione di un'informazione implicita perché supposta condivisa con i primi lettori del vangelo.