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Preguntas e Torradas

Angioni

Sovente, la discussione sulla opportunità di tradurre i testi biblici o liturgici in sardo si arena nei luoghi comuni. 
Uno di questi più frequenti luoghi comuni è quello che si tira fuori quando si immagina di ascoltare in sardo la frase della messa "Ecco l'agnello di Dio". Immancabile la manifestazione di risaputo "disgusto" : "Eccu s'angioi de Deus"! Ma te lo immagini?! Non ti accorgi di quanto suona male?

Sì, ce ne accorgiamo. Ma ci accorgiamo anche che è tempo di smettere di affrontare i problemi di traduzione in sardo riempiendosi la bocca di luoghi comuni, o fermandosi alla solita minima discussione di in-fin-dei-conti-a-chi- serve o arrivando alla massima condiscendente concessione di in-fin-dei-conti-puoi-pregare-Dio-in-italiano.

Dunque, veniamo ai fatti. 

Esegesi 

L'espressione viene dal vangelo di Giovanni 1,29: 

GNT:   ide o amnos tou theou o airon ten amartian tou kosmou
VUL    ecce agnus Dei qui tollit peccatum mundi
Cei 71 Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
Cei 97 Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!

I problemi in questa frase sono almeno tre: 

a) come tradurre "ecco"
b) come tradurre "l'agnello di Dio"
c) come tradurre "toglie il peccato del mondo"

Qui ci interessiamo quasi solo del secondo: come tradurre "l'agnello di Dio". E brevemente.

In teoria, gli esegeti premettono una lunga e controversa questione: 

a) se bisogna ritenere pertinente il senso delle parole così come Giovanni Battista poteva intenderle: piuttosto all'interno delle correnti apocalittiche giudaiche, l'agnello che "la fa finita" con il male del mondo: cf Testamento di Giuseppe 19,8ss; Testamento di Beniamino 3; Apocalisse 17,14; cf anche Mt 3,7-12 e paralleli;  

b) se non bisogna invece ritenere pertinente il senso delle parole così come sembrano intenderle l'evangelista e i primi cristiani: all'interno della comprensione di perdono misericordioso di Dio, l'agnello che perdona... : cf Gv 19,31-37; Ap 1,18;  5; 

In genere, le traduzioni e i commentatori scelgono per la seconda interpretazione o per una interpretazione che passi dalla concezione "precristiana" del Battista e delle correnti apocalittiche giudaiche alla concezione "cristiana" del circolo giovanneo per il tramite della figura dell' 'agnello' innocente del profeta Isaia (cf Isaia 53 con Atti 8,32-35) e dell'agnello che sostituisce il sacrificio di Isacco (cf Genesi 22,10-13). Un tale sviluppo che mette insieme l'"antico" e il "nuovo" è presente del resto nel movimento generale del prologo giovanneo (cf Giovanni 1,1-18).

In pratica:  Il dilemma, come sovente nella vita, non sembra quindi dover essere forzato più di tanto. Anche perché il termine "agnello" sembra doversi usare in ogni caso, mentre una scelta fra le interpretazioni toccherebbe invece la traduzione della frase verbale "togliere i peccati del mondo".

Traduzione

Anche se si lavora all'interno di un progetto di traduzione formale, sembra opportuno mettere in pratica una delle prime fondamentali regole di una traduzione dinamica: e cioè quella di disambuigare la costruzione genitivale: si tratta di un genitivo soggettivo o oggettivo? 
Esempio: la famosa espressione paolina "niente ci potrà separare dall'amore di Dio" lascia abbastanza incerti, perché abituati come sono gli uomini religiosi a mettersi sempre al centro (e al posto di Dio), il primo riflesso più comune (e molto sviluppato dalle prediche moraleggianti) è quello di pensare che dobbiamo amare tanto Dio da poter superare ogni tentazione. E amen, auguri "di perfezione", siamo nell'ambito di un genitivo oggettivo: l'amore che noi abbiamo per Dio.
Purtroppo per i predicatori della perfezione, la frase paolina si muove invece nell'ambito della misericordia: "Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati". Siamo cioè nell'ambito di un genitivo soggettivo: l'amore che Dio ha per noi.

Dunque, nel nostro caso si tratta dell 'agnello che Dio dà al mondo, in vista del giudizio o della misericordia. Da qui una eventuale versione che cominci a dire:

Mirai, s'angioni donau de Deus, opp. Mirai, s'angioni chi Deus si donada

Tenuto conto del mondo pastorale sardo in cui il "dono" di un agnello è connotato con senso di speciale rapporto in genere e di particolare necessità (vedi l'usanza de sa paradura: "costuma de ponner bestiàmine in donu a unu èssidu de presone o chi ndh'at perdidu su sou pro li torrare a fagher su tazu"(Ditzionariu di Mario Puddu),

c`è forse qualcosa di più da dire che i soliti luoghi comuni,
e c'è forse da chiedersi se è poi così strano per gli orecchi di un sardo (e tanto più se 'ancora'  membro di quell'ovile poco evangelizzato...) sentirsi dire che Dio ti ha dato un agnello per venirti incontro e dirti la sua "provvidenza", come già con Abramo (magari per salvarlo dall'eliminare il suo passato e il suo futuro rappresentato nel figlio Isacco...)..

Dunque, se cominciassimo a farci ronzare nelle orecchie "Mirai, s'angioni donau de Deus..."?

Pregunta:

Ma se a questo punto vi ronza qualche altra cosa, fatecela sapere.

Circa poi "ecco": la traduzione letterale dell'espressione greca idou è certo "mira, mirai". La frase però vuol anche dire: "ecco qui" , "è qui presente", "eccu innoi" "mirai, c'est (immoi)" o qualcosa di simile che abbia la funzione di attirare l'attenzione su un fatto nuovo che si verifica di fronte a noi...

Circa infine l'espressione "togliere il peccato":  le strade di senso da esaminare sono

a) o quello legato all'ambiente apocalittico, battista, e in qualche modo "precristiano, di "toglier via, spazzar via" ecc.: è, sembra, la versione di 
Cuccu 97: "Mì' (sic!), s'Angiòni de Deus, Chi bògada su peccàu de su mùndu!" (dove resterebbe da riflettere su tutti e tre i fattori di verifica: accuratezza, chiarezza, naturalezza ...), oppure

b) quello legato all'ambiente evangelico e cristiano di "perdonare" ecc. ; in questo caso non bisogna fare una guerra per vedere se bisogna lasciare il singolare del testo evangelico o il plurale della versione liturgica; è un problema di espressione linguistica, da non caricare troppo teologicamente;

c) quello di approfondire il senso greco legato all'uso del verbo airo (purificazione e catarsi ecc.). In qualche modo seguito da 
LDC-ABU : "Ecco l'Agnello di Dio, che prende su di sé il peccato del mondo", trascritto in parte da 
Vargiu 1990 : "Alloddu s'angioni de Deus, mirai su chi s'attùat is peccaus de su mundu!"  
(dove prende un po' dalla traduzione formale di Cei 71 e un po`' dalla traduzione dinamica di LDC-ABU: da notare che la ripetizione di "ecco" è stata abbandonata da Cei 97)

In sardo, come in altre lingue (cf elenco sotto), non è necessario mantenere per forza la costruzione letterale con il participio. Forse, invece, il sardo si esprime meglio con il verbo: Mirai s'angioni donau de Deus, issu isperdit su pecau de su mundu... / issu pedroat a totu is pecadoris.../  po pedroai a totu is peccadoris / Mirai s'angioni chi Deus si donada, cun issu pedroat a totu sa terra / po s'ammostai ca issu pedroat a totu sa terra   (queste ultime ipotesi mettendo in atto alcuni accorgimenti "dinamici").

Accenniamo solo alle scelte circa la traduzione della frase verbale, riportandovi alcune delle versioni correnti (le sigle delle traduzioni saranno disambiguate presto con l'aiuto di una pagina dedicata).

NIB John 1:29 The next day John saw Jesus coming towards him and said, "Look, the Lamb of God, who takes away the sin of the world!

NRS John 1:29 The next day he saw Jesus coming toward him and declared, "Here is the Lamb of God who takes away the sin of the world!

YLT John 1:29 on the morrow John seeth Jesus coming unto him, and saith, 'Lo, the Lamb of God, who is taking away the sin of the world;

NLT John 1:29 The next day John saw Jesus coming toward him and said, "Look! There is the Lamb of God who takes away the sin of the world!

NJB John 1:29 The next day, he saw Jesus coming towards him and said, 'Look, there is the lamb of God that takes away the sin of the world.

FBJ John 1:29 Le lendemain, il voit Jésus venir vers lui et il dit : " Voici l'agneau de Dieu, qui enlève le péché du monde.

TOB John 1:29 Le lendemain, il voit Jésus qui vient vers lui et il dit: «Voici l'agneau de Dieu qui enlève le péché du monde.

BFC John 1:29 Le lendemain, Jean vit Jésus venir à lui, et il dit: «Voici l'Agneau de Dieu qui enlève le péché du monde.

LUT John 1:29 Am nächsten Tag sieht Johannes, daß Jesus zu ihm kommt, und spricht: Siehe, das ist Gottes Lamm, das der Welt Sünde trägt!

LND John 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: "Ecco l' Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

NRV John 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l' Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

IEP John 1:29 L' indomani Gesù venirgli incontro e dice: «Ecco l' agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.

ELB John 1:29 Am folgenden Tag sieht er Jesus zu sich kommen und spricht: Siehe, das Lamm Gottes, das die Sünde der Welt wegnimmt!

EIN John 1:29 Am Tag darauf sah er Jesus auf sich zukommen und sagte: Seht, das Lamm Gottes, das die Sünde der Welt hinwegnimmt.

LUO John 1:29 Des andern Tages sieht Johannes Jesum zu ihm kommen und spricht: Siehe, das ist Gottes Lamm, welches der Welt Sünde trägt!

R95 John 1:29 Al siguiente día vio Juan a Jesús que venía a él, y dijo: "¡Este es el Cordero de Dios, que quita el pecado del mundo!

 

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