Socrate Seu, a proposito di Mc 14,1 :
Rusconi (Vocabolario cit.) traduce il termine greco grammatèus con “scriba: giudeo conoscitore della legge”. Buzzetti (Dizionario cit.) lo traduce: “scriba, maestro della legge giudaica”. Durante gli incontri del Corso di traduzione etc., ragioni di comprensibilità hanno sconsigliato l’uso nella traduzione in lingua sarda di “scribas/iscribas”, ottenuto con la sardizzazione, operata “di peso”, del termine “scribi” solitamente usato nelle traduzioni italiane (compresa CEI 97, mentre ABU traduce “maestri della legge”). Ci si è orientati verso “òminis de lei”, già presente, per quanto riguarda la variante campidanese, nella traduzione Ghiani. Io ho preferito introdurre l’articolo, “òmines de sa lege”, per evitare che diversamente si potesse interpretare l’espressione come riferita a “ uomini di legge” nel senso di “persone che esercitavano professioni forensi”. Non sono tuttavia certo che con l’articolo da me introdotto l’espressione non venga intesa come riferita a “gendarmi” e simili. In ogni caso, ritengo preferibile modificare l’iniziale di “lege” in maiuscola, “sa Lege”, per evidenziare che si tratta di quella particolare legge, nella specie la legge ebraica, la “Torah”.
nota di Antonio Pinna : Si potrebbe ancora usare l'iniziale maiuscola anche per Òmines: "Òmines de sa Lege". Questo varrebbe anche per "Fariseus" e altri termini tecnici indicanti categorie ben precise di persone.